galline ovaiole di razza Ancona
Il Gallinario - Libro illustrato sulle galline e il loro meraviglioso mondo

Così come la gallina ovaiola livornese (che prende il nome dal porto di Livorno), o la gallina Padovana (che prende il nome dalla città di Padova, e gli esempi potrebbero continuare in gran numero), anche la gallina ovaiola Ancona prende il nome proprio dal porto di Ancona nelle Marche, da cui è stata inizialmente esportata e diffusa in tutta Italia, in Europa e in America.

Come la gallina livornese è una tra le migliori razze di galline ovaiole del pianeta, in grado di deporre un elevato numero di uova dal guscio di colore bianco (la media annuale di deposizione è di circa 180 uova, ma può raggiungere punte anche di 250). L’Ancona è inoltre nota per il suo particolare piumaggio picchiettato per via del quale è stata affettuosamente soprannominata… gallina a pois!

Tale colorazione del piumaggio le sarebbe stato assai funzionale in natura per mimetizzarsi al meglio tra la vegetazione e dunque nascondersi dai predatori; ma la Dott.ssa Graziella Picchi (sociologa rurale nota per i suoi libri sulle erbe) suggerisce anche un’altra verità per far sfuggire l’animale ad altri tipi di “predatori”:

“La colorazione del piumaggio picchiettato, unica nel suo genere, è stata appositamente ricercata dai mezzadri marchigiani dell’epoca al fine di riuscire meglio a nascondere le loro galline ai controlli del padrone, che poteva reclamarne la metà. I proprietari dei fondi, infatti, pretendevano che si allevasse pollame a colorazione bianca o rossa, che meglio lo evidenziasse sul verde dei campi nel momento di una conta. La gallina Ancona, capace di vivere in maniera indipendente e in piena libertà, poteva anche sfuggire a questi controlli capillari, e quindi divenne sicuramente un’alleata del mezzadro.”

Gallina (esemplare di gallina ovaiola Ancona)
Gallina ovaiola di razza Ancona dal manto picchiettato
Pollai da Giardino e Accessori per allevare Galline

Gallina Ancona: origine e salvaguardia della razza

La gallina ovaiola Ancona deve il suo nome all’omonimo porto di mare capoluogo del marchigiano; da qui, intorno al 1848, è salpata per essere esportata in Inghilterra e in America, dove ha trovato poi effettivamente la sua fortuna in quanto, in Italia, come già era successo per altre razze (ad esempio la Valdarno nera), non era stato seguito alcun criterio di selezione morfologica finalizzato da un lato, al miglioramento delle specificità della razza, e dall’altro, alla sua salvaguardia.
(In Inghilterra, ad esempio, fu sottoposta ad un’attenta selezione per ottenerne una variante con colorazione a picchiettatura regolare a partire dall’Ancona autoctona, che aveva invece il mantello con molte penne bianche irregolarmente disposte.)

Dell’apprezzamento all’estero per questa razza di ovaiola è possibile trovarne evidenza nel libro “History of Anconas” (1915), scritto dall’allevatore statunitense R. W. Van Hoesen.

Un disegno di ambiente rupestre in cui vengono rappresentate le galline Ancona con il piumaggio regolare modificato geneticamente (www.summagallicana.it)

Oggi la maggior diffusione di galline ovaiole Ancona si registra in America e in Australia, mentre per assurdo, nel marchigiano, se ne sono quasi perse le tracce (purtroppo nel dopoguerra in Italia questa ed altre razze venivano abbandonate e sostituite con ibridi da batteria più adatti agli allevamenti industriali).

Salvaguardia della razza ovaiola Ancona

Rispettivamente nel 2000 e nel 2009 anche per la gallina ovaiola Ancona sono stati attivati progetti di salvaguardia volti a reintrodurla in Provincia di Ancona e nell’area rurale marchigiana in generale:

  • nell’anno 2000 l’Associazione Civiltà Contadina si è prefissata lo scopo di ampliarne l’allevamento, attivando il progetto ‘Gallus Gallus’: questo progetto prevede un programma di protezione e conservazione delle biodiversità della razza Ancona autoctona. L’obiettivo non è quello di creare una delle tante oasi felici per galline o una sorta di museo vivente, ma di reinserire nella vita e nell’economia delle fattorie del marchigiano questa razza, con tutte le sue ottime caratteristiche di rusticità e produzione.
    L’associazione propone ai soci che intendono aderire a questo progetto di impegnarsi attivamente – similmente a quanto fanno i ‘Custodi di semi (Seed savers)‘ e gli aderenti alla ‘Compagnia della frutta antica’ – allevando nella propria fattoria o cortile questa razza ovaiola a serio rischio di “erosione genetica”, comunicando poi la propria disponibilità a cedere o scambiare esemplari con altri soci.
    Per informazioni e contatti oltre al sito www.civiltacontadina.it è disponibile anche la Pagina FB Gallina Ancona.
  • nell’anno 2009 anche la Facoltà di Biologia Applicata dell’Università di Perugia in collaborazione con il C.I.A. (Club Italiano razza Ancona), l’Aspeala e la Regione Marche, ha attivato un progetto di reintroduzione a partire dal censimento iniziale di circa un centinaio di esemplari. Il progetto prevede che la gallina ovaiola Ancona possa diventare la “bandiera delle tipicità della provincia anconetana”, che secoli fa le ha dato i natali.
Un bel primo piano di un gallo di razza Ancona
Un bel primo piano di un gallo di razza Ancona

Gallina Ancona: il comportamento

Le galline ovaiole Ancona sono grandi razzolatrici e hanno un carattere molto simile alla Livorno; sono molto rustiche e vivaci, e amano vivere all’aperto ed essere lasciate in totale libertà al pascolo (di fronte alla scelta tra mangiatoie e pascolo, le galline Ancona sceglieranno sempre il secondo, e soltanto alla sera rientreranno nell’area del pollaio da noi attrezzata).

Come per la gallina livornese è quindi sconsigliato l’allevamento al chiuso in quanto anche la gallina Ancona andrebbe incontro a comportamenti aggressivi e nervosi (che potrebbero far scattare anche fenomeni di pica e cannibalismo), fino a deperirne.

Si stima che la sua necessità di cibo sia ridotto di circa un terzo rispetto ad altre razze e per questo è una gallina allevabile con il minimo impatto ambientale, all’aperto e con metodo biologico, visto che la sua indole innata la spinge naturalmente a procurarsi il cibo in libertà.

Le galline ovaiole Ancona sono una razza mediterranea, rustica e campagnola, che ben si adatta ad ogni clima e ben sopporta il freddo dell’inverno e il caldo dell’estate, senza perdere la sua produzione di uova.

Gallo e gallina di razza Ancona al pascolo

Come la maggior parte delle galline ovaiole rustiche, anche l’Ancona ha perso molto l’istinto alla cova, benché alcuni episodi di gallina Ancona che si fa chioccia continuino comunque a verificarsi.

Chioccia di razza Ancona con i suoi pulcini al pascolo
Chioccia di razza Ancona con i suoi pulcini al pascolo

Gallina Ancona: lo standard italiano FIAV

La gallina ovaiola Ancona è nota sia per la sua corporatura molto simile alla gallina livornese (infatti in origine era anche nota in Inghilterra con il nome di ‘black leghorn’), sia per il suo piumaggio nero dai riflessi verdi metallici, caratterizzato da una macchia bianca all’estremità di ogni penna. Questo piumaggio molto particolare è definito ‘picchiettato’ (gli esemplari migliori sono quelli con una picchiettatura di 1 a 3, ossia una perla bianca ogni tre piume).

Dal 2007 lo standard FIAV ha riconosciuto anche una seconda varietà di Ancona di colore blu (non molto diffusa in Italia), in cui il blu sostituisce il nero del colore di fondo e dove la “perla bianca” (la picchiettatura) è un poco più grande rispetto alla classica gallina Ancona di colorazione nera.

Infine, mentre nello standard italiano sono riconosciute soltanto le varietà con cresta semplice, nello standard di altri Paesi vengono riconosciute anche varietà con cresta “a rosa” (presentata in una mostra a Birmingham nel 1910).

Disegno di due galline ovaiole Ancona nello standard FIAV

Sono di seguito riportate tutte le specifiche e le caratteristiche delle due varietà riconosciute dallo standard italiano (nera e blu), così come risultano nell’elenco della FIAV (nera picchiettata bianca e blu picchiettata bianca):

Standard Italiano delle Razze Avicole

I – GENERALITÀ
Origine: Italia centrale.
Uovo: Peso minimo g. 50 – bianco.
Anello Gallo: mm. 18
Anello Gallina: mm. 16

II – TIPOLOGIA ED INDIRIZZI PER LA SELEZIONE
Pollo mediterraneo, di tipo campagnolo, molto vivace e forte, caratterizzato dai tarsi gialli picchiettati di nero. Mantenere la particolare attitudine alla deposizione. Conservare la tipicità della razza migliorando la rusticità e selezionando soggetti con scarsa propensione alla cova.

III – STANDARD – ASPETTO GENERALE E CARATTERISTICHE DELLA RAZZA

1) – FORMA
Tronco: Lungo e largo alle spalle.
Testa: Leggermente allungata e larga, di media grandezza.
Becco: Forte e leggermente arcuato di colore giallo con striature nere sulla parte superiore.
Occhi: Grandi e sporgenti di colore arancio/rosso.
Cresta: Semplice, rossa, ben sviluppata e diritta nel gallo. Cinque denti abbastanza profondi, regolarmente formati, larghi alla base, eccetto il primo gli altri sono di uguale altezza e larghezza, posizionati radiali all’occhio. Il lobo ben formato segue la linea della nuca senza avvicinarsi troppo. Nella gallina elegantemente ripiegata dopo il secondo dente.
Bargigli: Rossi, mediamente grandi e allungati.
Faccia: Rossa, liscia, di tessitura fine e senza peluria.
Orecchioni: Ovali, di media grandezza, lisci e ben aderenti alla faccia; di colore da avorio bianco a bianco crema.
Collo: Di media lunghezza, diritto, con ricca mantellina che copre le spalle.
Spalle: Larghe e ben arrotondate.
Dorso: Lungo, largo e arrotondato; leggermente inclinato verso la groppa nel gallo; nella gallina quasi orizzontale.
Ali: Larghe e grandi, portate orizzontali e ben aderenti al corpo.
Coda: Grande, con abbondante piumaggio, portata aperta e mediamente alta con un angolo di 45/50° nel gallo e di 40/45° nella gallina. Piccole e grandi falciformi abbondanti e ben arrotondate.
Petto: Pieno, largo e leggermente prominente.
Zampe: Gambe mediamente lunghe e nettamente distinte dal tronco, specialmente nel gallo; tarsi di media lunghezza, fini, senza piume; quattro dita.
Ventre: ben arrotondato e pieno, specialmente nella gallina.
Pelle: Gialla.

2) – PESI
– Gallo: Kg. 2,5 – 2,8
– Gallina : Kg. 1,8  – 2,1
Difetti gravi: Cresta non ben formata, piegata nel gallo o dritta nella gallina; orecchioni macchiati di rosso o giallo intenso; petto poco sviluppato.
3) – PIUMAGGIO:  Abbondante, abbastanza morbido e ben aderente, con penne larghe e arrotondate.

4) – COLORAZIONI

  • NERA PICCHIETTATA BIANCO (GALLO E GALLINA)
    Piumaggio in generale nero brillante con riflessi verdi metallici. Il disegno è formato da una perla bianca a forma di “V” all’apice di alcune penne. Indicativamente la proporzione delle perle sul piumaggio è di una penna ogni tre. Nel gallo, sul dorso, è di 1 a 5 e nelle
    lanceolate della mantellina e della groppa, dove la macchia è più piccola, di 1 ogni 2. Tutte le timoniere, le falciformi e le remiganti devono avere l’apice bianco. La perlatura deve essere il più regolare possibile e non troppo grossa, il nero deve sempre dominare. Il bianco deve essere puro e il più nettamente possibile separato dal nero. La rachide segue il colore del disegno. La picchiettatura formerà un disegno regolare in alcune parti del piumaggio come le fasce dell’ala ed alla fine delle remiganti secondarie. Tarsi gialli con picchiettatura da ardesia a nera; l’assenza o la scarsità della picchiettatura sui tarsi non è da considerarsi difetto grave. Piumino ardesia scuro.
    Difetti gravi: picchiettatura troppo grande, soprammessa o molto impura; bianco predominante nelle remiganti e timoniere; assenza di riflessi verdi; presenza di tracce rossastre o presenza di riflessi bluastri.
  • BLU PICCHIETTATA BIANCO (GALLO E GALLINA)
    Piumaggio in generale grigio blu chiaro il più uniforme possibile, mantellina nei due sessi e groppa nel gallo sono ammessi più scuri.
    Il disegno è formato da una perla bianca a forma di “V” all’apice di alcune penne.
    Indicativamente la proporzione delle perle sul piumaggio è di una penna ogni tre.
    Nel gallo, sul dorso, è di 1 a 5 e nelle lanceolate della mantellina e della groppa, dove la macchia è più piccola, di 1 ogni 2.
    Tutte le timoniere, le falciformi e le remiganti devono avere l’apice bianco.
    La perlatura deve essere il più regolare possibile e non troppo grossa, il colore di fondo blu deve sempre dominare.
    Il bianco deve essere puro e il più nettamente possibile separato dal blu.
    La rachide segue il colore del disegno.
    La picchiettatura formerà un disegno regolare in alcune parti del piumaggio come le fasce dell’ala ed alla fine delle remiganti secondarie.
    Tarsi gialli con picchiettatura ardesia; l’assenza o la scarsità della picchiettatura sui tarsi non è da considerarsi difetto grave. Piumino grigio.
    Difetti gravi: picchiettatura troppo grande, soprammessa o molto impura; bianco predominante nelle remiganti e timoniere; penne di colore nero o completamente bianche; presenza di rosso.

(Se volete continuare la lettura dello Standard Ufficiale FIAV per la Gallina ovaiola Ancona vi invitiamo a scaricare il seguente documento in pdf).

Qui sotto un breve video con dei bellissimi pulcini di razza Ancona.

7 Commenti

  1. lo standard Italiano sbaglia quando chiede ed elogia la picchiettatura 1-3 per poi chiedere sotto un disegno a fasce sull’ala impossibile da ottenere con tale rapporto

  2. Salve, gradirei sapere dove poter comperare galline di 3/4 mesi razza Ancona, e se esiste un avicoltore nelle Marche. Ho cercato inutilmente la vendita dopo essere stato…..oberato da attrezzature per l’allevamento delle stesse. Grazie aldo silenzi

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