Valdarnese bianca: discreta gallina ovaiola italiana | Tuttosullegalline.it
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Una delle prime razze avicole trattate su questo sito (forse la seconda, subito dopo la gallina Livornese) fu la Valdarno nera che, al di là del diverso colore, non va però confusa con la Valdarnese bianca (originaria precisamente dell’area geografica di Montevarchi, in provincia di Arezzo, Toscana), anche se entrambe, evidentemente, devono il loro nome al fiume Arno.

La Valdarnese bianca conobbe un certo successo intorno ai primi anni del 1950 (e per un decennio circa) grazie prima all’interessamento a questa razza da parte della signora Maria Osella (direttrice della rivista “Allevamenti Redditizi”) e successivamente del prof. Raffaello Quilici (Direttore della Stazione Sperimentare di Pollicoltura di Rovigo).
Vi furono anche alcuni convegni ma poi, attorno alla metà degli anni ’60, con la fine della mezzadria e l’avvento anche in Italia dei grandi allevamenti, il fermento e l’interesse verso questa razza andò via via scemando, fino ad assopirsi.

Ma sotto le “ceneri”, qualcosa rimase vivo e vegeto: erano i piccoli allevamenti famigliari di campagna, grazie ai quali, molti esemplari di gallina Valdarnese bianca riuscirono ad arrivare fino ai primi anni ’90, periodo in cui si riaccese l’attenzione verso questa razza, in cerca anche un definitivo standard a cui potersi attenere.

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Valdarnese bianca: caratteristiche della razza

Valdarnese bianca in gruppo al pascolo

La gallina di razza Valdarnese bianca è di indole rustica e razzolatrice; è a lento accrescimento ed è una discreta ovaiola, con una produzione di circa 140/170 uova all’anno (con punte massime anche attorno alle 200) di buona grandezza (peso attorno a 65 grammi) e dal colore del guscio bianco.


Come abbiamo detto, ama moltissimo il pascolo libero (anche sotto oliveti, vigneti e boscaglia, elementi tipici del paesaggio toscano) e si diletta nel ricercare in modo autonomo il nutrimento; dunque, se si hanno disposizione ampi spazi può essere sufficiente integrare la loro alimentazione giornaliera somministrando in aggiunta al pascolo delle granaglie miste.

La gallina ha un peso di 2,5/3 chilogrammi, mentre il gallo si attesta tra i 3,1/3,5 chilogrammi. Cosa molto importante, soprattutto perché di razza rustica, la gallina di Valdarnese bianca è abbastanza incline alla cova e dunque a farsi chioccia.

“Il piumaggio è completamente bianco con riflessi paglia. La cresta è ben sviluppata di colore rosso, nel gallo è eretta nella femmina no, ed è piegata su un lato dopo il secondo dente. I bargigli sono molto lunghi anch’essi di colore rosso acceso, orecchioni di colore giallo crema con qualche venatura rossa, la pelle e le zampe sono di colore giallo intenso.” [da Wikipedia]

Interessante il video qui sotto (con la trascrizione testuale delle parti più salienti), in cui a raccontarci la Valdarnese bianca è direttamente un allevatore di questa razza (Stefano Valleri).

“Il pollo del Valdarno viene allevato esattamente come 100 anni fa perché è un pollo che ha caratteristiche molto particolari. Ha bisogno di beccare insetti, erba (e noi gli seminiamo erba medica nelle zone di allevamento) e di muoversi molto, per cui noi lo alleviamo in grossi recinti di un ettaro, dove il pollo può pascolare e razzolare; oltre a ciò lo nutriamo con granturco tradizionale arancione.
La razza Valdarnese bianca viene selezionata come tale verso la fine del 1800 e ha il suo massimo sviluppo dopo la Prima Guerra Mondiale e fino agli anni ’60, per una ragione molto particolare, che era allevata nei poderi mezzadrili anche se, il frutto dell’allevamento era tutto del colono, a cui dunque forniva un piccolo reddito monetario.
Uno dei problemi dell’allevamento di questa razza sono i predatori perché essendo una razza che ha bisogno di stare in grandi spazi aperti è chiaramente più esposta e vulnerabile ai loro attacchi: si va dalle donnole alle faine, dalle puzzole alle volpi, nonché ai cani selvatici, e questo ci costringe a grossi investimenti per le recinzioni.
[…] Nel 2000 la Regione ha dato il via ad un progetto per il recupero della razza Valdarnese bianca che andava sempre più estinguendosi.”

Qui sotto un altro video in cui possiamo ammirare una trentina di pulcini bianchi di pochi giorni di razza Valdarnese bianca (con le caratteristiche zampine gialle).

Ancora un video dalla splendida inquadratura in cui traspare tutta la bellezza dell’allevamento allo stato brado della Valdarnese bianca (gallo e galline).

Se siete particolarmente interessati alla razza Valdarnese bianca e ad approfondire la sua conoscenza nel dettaglio vi lasciamo il link al seguente manuale: L’allevamento della Valdarnese bianca a cura della Regione Toscana e di ARSIA.

Valdarnese bianca: standard di razza

Piumaggio: bianco, ma non candido e, limitatamente al dorso e alla mantellina nei galli adulti, tendente al giallo paglierino lucente.
Coda: a ciuffo, con falciformi brevi nel gallo.
Impennamento tardivo: all’età di 45 giorni i pulcini presentano la regione omerale ancora nuda, parzialmente impiumate le regioni del collo, del petto e del ventre; sono quasi privi della coda.
Pelle: di colore giallo; tarsi di colore giallo-arancio.
Testa: ben proporzionata, occhio grande e vivace con iride rosso-arancio, becco leggermente ricurvo di colore giallo oro antico. Cresta e bargigli molto sviluppati, specie nei galli, e di colore rosso sangue; la cresta è semplice e carnosa, eretta, con 5-6 denti nel gallo e piegata nella gallina. Orecchioni di colore giallo crema con qualche venatura rossa.
Collo: robusto, con folta mantellina.
Dorso: lungo, piatto e largo in corrispondenza delle spalle.
Ali: ben sviluppate e aderenti al corpo.
Petto: ampio e prominente.
Addome: ben sviluppato e pieno.
Zampe: gambe forti, carnose; tarsi non troppo lunghi, forti, senza piume.
Peso: all’età di circa 1 anno il gallo pesa da 2,9 a 3,3 kg e la gallina da 2 a 2,5 kg.
Uova: ben conformate, con guscio resistente di colore bianco avorio opaco.

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