L'igiene del pollaio per la salute delle nostre galline | Tuttosullegalline.it
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Purtroppo molto spesso la prima e più comune reazione di fronte all’idea di pollaio è il pensiero della sporcizia e del cattivo odore. Questa immediata associazione mentale è però un segnale che ci porta a concludere che troppi sono i pollai mal gestiti e che troppe sono le galline che vivono in condizioni ambientali dannose per il loro benessere e per la loro salute.

Le galline non amano la sporcizia perché “sanno” che vivere in luoghi non salubri equivale ad aumentare il rischio di contrarre malattie (e quindi, come estrema conseguenza, di morire); l’istinto di sopravvivenza le spinge infatti alla ricerca di posti puliti e qualora siano costrette a vivere in condizioni di scarsa igiene, il loro livello di stress si alza, causando un abbassamento delle difese immunitarie e dunque divenendo altamente soggette ad ammalarsi.

La dimostrazione della “consapevolezza” delle galline verso l’importanza dell’igiene per la propria salute è la naturale ricerca del terreno idoneo al bagno di sabbia e cenere quotidiano, che oltre ad essere un evidente momento di piacere e relax, è assolutamente fondamentale come pratica salutistica per creare una barriera contro acari e pidocchi pollini.

Altra dimostrazione di questo senso innato delle galline è la loro attenzione verso la costante auto-pulizia del nido di deposizione delle uova (sempre se noi saremo stati bravi e attenti ad organizzargli opportunamente gli spazi, mettendole in condizione di svolgere questa azione); e anche qualora capitasse che qualche gallina vada a deporre al di fuori del nido da noi allestito, la scelta ricadrà sempre e comunque su nidi naturali di paglia e erba assolutamente puliti e privi di escrementi.

E’ quindi in primo luogo necessario tenere ben presente che l’igiene del pollaio è la salute delle nostre galline, e noi ne siamo i responsabili e gli artefici.

E’ dunque responsabilità di noi allevatori preoccuparci nel modo corretto del mantenimento dell’igiene del nostro pollaio, perché, come abbiamo appena visto, in realtà siamo noi i responsabili dell’eventuale condizione di sporcizia e di cattivo odore.

Ricordiamoci sempre che un pollaio ben gestito dal punto di vista igienico non è un pollaio che ha bisogno di molte “cure”, ma un pollaio con “un sistema immunitario forte”! (così come le galline stesse e così come noi stessi).

Gli eventuali problemi di igiene di un pollaio sono dovuti, in primis, ad una errata gestione degli escrementi delle galline in esso presenti e quindi risulterà determinante conoscere le modalità per:

  • una corretta gestione delle deiezioni notturne in un mini pollaio da giardino;
  • una corretta gestione delle deiezioni notturne in un piccolo pollaio da giardino;
  • una corretta gestione delle deiezioni diurne all’interno di un pollaio da giardino (mini pollaio o piccolo pollaio);
  • una corretta gestione delle deiezioni diurne nell’area di pascolo-parchetto all’esterno di un pollaio da giardino.

Oltre all’attenzione verso questo elemento chiave (la corretta gestione delle deiezioni), si dovrà cercare di tenere sempre ben puliti gli abbeveratoi e le mangiatoie che, se ben realizzati, non presenteranno alcun problema connesso alla contaminazione con gli escrementi.

Pollaio da giardino
Come è composto un pollaio da giardino.
Pollai da Giardino e Accessori per allevare Galline

La corretta gestione degli escrementi nel pollaio

Gestire correttamente gli escrementi nel pollaio significa innanzitutto conoscere le due tipologie di deiezioni delle nostre galline:

  • le deiezioni notturne, che equivalgono a circa il 40% degli escrementi prodotti giornalmente: queste verranno accumulate esclusivamente nell’area adibita a ricovero notturno (posatoio notturno) e ogni notte la stessa gallina le accumulerà nello stesso punto preciso (con precisione centimetrica) perché quando una gallina sceglie quei 10 centimetri di trespolo (o ramo) dove dormire, tornerà sempre a dormire in quel preciso spazio per tutta la vita.
    In tal senso, al momento dell’inserimento di una gallina nel pollaio (sia questa una gallina acquistata o un pulcino proveniente dalla nursery del nostro allevamento), sarà determinante indirizzarla a dormire sin da subito dove riterremo più opportuno per la successiva gestione e igiene del pollaio, prestando attenzione al fatto che prenda il suo giusto posto nello spazio da noi adibito a posatoio notturno, non confondendolo, ad esempio, con il nido.
Il posatoio notturno nel pollaio è l'area in cui verranno accumulate le deiezioni notturne
Il posatoio notturno è l’area in cui verranno accumulate le deiezioni notturne.
  • le deiezioni diurne, che equivalgono a circa il 60% degli escrementi prodotti giornalmente: queste verranno distribuite in tutto il restante spazio a disposizione delle nostre galline, sia negli spazi interni al pollaio, da gestire come una vera e propria “lettiera permanente” (circa il 30%), sia nell’eventuale area di pascolo-parchetto esterna al pollaio (l’altro 30%); la corretta gestione delle deiezioni diurne è in relazione diretta ad un giusto dimensionamento degli spazi di movimento degli animali, oltre ad accorgimenti nella scelta della tipologia del “piano di calpestio”.
L'area a recinto del pollaio da giardino
Il recinto-giardino (qualora presente) è l’area in cui saranno accumulate le deiezioni diurne da gestire come “Lettiera permanete” (qualora si tratti di un piccolo pollaio dotato anche di una pavimentazione interna alla casetta anche questa superficie andrà gestita come “lettiera permanente”); sempre auspicabile la presenza di un pascolo-parchetto esterno.

Differenze tra mini-pollaio (2-4 galline) e pollaio da giardino (8-14 galline)

Rispetto alle percentuali medie annuali sopra riportate, è necessario poi tener conto delle variazioni stagionali; infatti, nel periodo invernale (con ore di luce ridotte), aumentano le deiezioni notturne, ed inoltre è proprio la stagione più umida e dunque critica da un punto di vista delle condizioni climatiche per il benessere e la salute delle nostre galline; quindi in inverno ci vorrà semplicemente più attenzione.

Ovviamente le modalità di gestione di queste due tipologie di deiezione sono totalmente diverse in funzione della dimensione e quindi della tipologia di pollaio; per estremizzare con un esempio: ben diverso sarà gestire le deiezioni di una singola gallina (che qualcuno si porta anche appresso in barca) o comunque di un mini pollaio da giardino per 2-4 galline, piuttosto che quelle che si verificano all’interno un piccolo pollaio da giardino per 8-14 galline.

Cercheremo quindi nel proseguo dell’articolo di affrontare la problematica della corretta gestione degli escrementi all’interno di un pollaio distinguendo appunto tra mini pollai e piccoli pollai e, in entrambi i casi, trattando separatamente deiezioni notturne e deiezioni diurne.
La distinzione fondamentale da tenere ben presente tra le due tipologie di pollaio, è la seguente:

  • nei mini pollai gli escrementi notturni sono raccolti in una cassetta raccogli-feci (in cui non è possibile realizzare la fermentazione naturale);
  • nei piccoli pollai gli escrementi notturni sono raccolti in un cassone raccogli-feci (in cui è possibile realizzare la fermentazione naturale).

Ponendo attenzione a questi aspetti di gestione dell’igiene (e risolte a monte quelle inerenti la normativa per la realizzazione di un pollaio domestico), sia i mini pollai che i piccoli pollai da giardino hanno dimensioni tali da poter essere collocati vicino alla casa anche in ambienti urbani da moltissime famiglie, senza alcun problema per il vicinato e in un ambiente sicuro e sano per le galline stesse.

La corretta gestione delle deiezioni notturne in un mini pollaio da giardino

La decisione di optare per la realizzazione di un mini pollaio, ad esempio per ospitare 2-4 galline ovaiole, parte molto probabilmente sia da una mancanza oggettiva di spazio sufficiente per allevare un maggior numero di animali, sia da una semplice necessità di un autoconsumo di uova molto ridotto.

mini pollaio dal design innovativo
Esempio di mini pollaio dal design innovativo.

Nel caso di mini pollaio dunque, le deiezioni notturne delle galline saranno accumulate nell’apposita cassetta raccogli-feci sottostante ai trespoli (listelli) del posatoio; la cassetta potrà essere realizzata in metallo, legno o plastica. Qualunque sia il materiale è sempre importante tenere presente che:

  • il posatoio offra uno spazio di circa 0,25 mq. per esemplare (per una gallina occorre 1/4 di mq e quindi per 4 galline occorre 1 mq);
  • la cassetta sia rivestita, ad esempio con fogli di giornali o parti di scatole di cartone, trucioli di legno o paglia, che impediscano agli escrementi di incollarsi alla cassetta e che fungano anche da assorbenti (questo semplifica enormemente l’operazione di pulizia);
  • la gallina, appollaiandosi, non venga mai a contatto con gli escrementi prodotti (è importante verificare che l’altezza del trespolo sia sufficientemente adeguata e che non ci sia una “piramide” di escrementi troppo alta);
  • non sia percepibile alcun cattivo odore (in caso contrario l’aria ambiente interna al pollaio potrebbe essere dannosa per le galline);
  • è necessario procedere ad una pulizia almeno settimanale della cassetta (scadenza indicativa che potrebbe essere accorciata se ci accorgiamo che non è sufficiente a garantire l’assenza di contatto gallina/feci e l’assenza di cattivo odore).

La cassetta è quasi sempre rimovibile e quindi può essere facilmente svuotata (in tal caso gli escrementi, dopo essere stati staccati dal rivestimento, potranno essere destinati alla compostiera o alla preparazione della pollina concime bio) e poi lavata semplicemente con acqua e con un detergente apposito. Allo stesso modo, i listelli in plastica o in legno (solitamente opportunamente trattato), andranno ugualmente ben puliti alla stessa identica maniera.

mini pollaio con cassetta in metallo
Esempio di mini pollaio con cassetta in metallo
mini pollaio da giardino con cassetta in legno
Esempio di mini pollaio da giardino con cassetta in legno.
mini pollaio da giardino con cassetta in plastica (listelli in plastica)
Esempio di mini pollaio da giardino con cassetta in plastica (listelli in plastica).
mini pollaio da giardino con cassetta in plastica (listelli in legno)
Esempio di mini pollaio da giardino con cassetta in plastica (listelli in legno).
mini pollaio da giardino con cassetta in plastica
Esempio di mini pollaio da giardino con cassetta in plastica.

La corretta gestione delle deiezioni notturne in un piccolo pollaio da giardino

Per piccolo pollaio intendiamo un pollaio con un numero di galline pari ad esempio a rappresentare il numero perfetto per un eventuale gallo (ovvero dalle 8 alle 14 galline gallo, in funzione della razza).
In questo caso il numero di esemplari presenti richiede una diversa gestione delle deiezioni notturne che non saranno più contenibili in una cassetta estraibile, ma che saranno dunque accumulate in un cassone ubicato all’interno del pollaio, che dovrà essere di dimensioni adeguate, ovvero una vera e propria casetta dal volume interno sufficiente a garantire la qualità dell’aria ambiente durante la notte, e tale da permettere ad un essere umano di poterci entrare comodamente dentro per svolgere facilmente le operazioni di pulizia.

piccolo pollaio da giardino
Esempio di piccolo pollaio (tipo struttura canadese).
piccolo pollaio da giardino
Esempio di piccolo pollaio con recinto-giardino (con “lettiera” permanente sia interna alla casetta sia interna al recinto-giardino).
La pulizia del piccolo pollaio da giardino
Pulizia della “lettiera permanente” di un piccolo pollaio.

Come abbiamo accennato poco sopra, le deiezioni notturne delle galline all’interno del piccolo pollaio, saranno tutte accumulate nella superficie sottostante ai trespoli (listelli) del posatoio notturno, ed è per questa ragione che è opportuno chiudere tale area realizzando un cassone raccogli-feci. Per garantire l’igiene è importante che tale cassone sia gestito in modo tale da favorire la creazione delle condizioni ideali di fermentazione naturale delle feci che, come insegna il Dott. Maurizio Arduin, “non c’è niente di più igienico della fermentazione”.

Nel caso dunque di piccolo pollaio (8/14 esemplari di galline), è quindi importante che:

  • il posatoio offra uno spazio di circa 0,25 mq. per esemplare (per una gallina occorre 1/4 di mq e quindi per 4 galline occorre 1 mq);
  • il cassone raccogli-feci poggi o direttamente in terra o su un piano sopraelevato; in ogni caso lontano dall’umidità e realizzato con pareti in rete elettro-saldata traspirante o con tavole di legno; l’altezza ottimale del cassone, e quindi la distanza minima da terra dei listelli del posatoio, deve essere di almeno 50 cm.;
  • nel cassone si crei un processo di fermentazione tale per cui, lo stesso calore sviluppato da questa reazione naturale, funga da azione antibatterica; questa è la condizione di massima di igiene per un pollaio. Il materiale che andremo a raccogliere nel cassone è praticamente già pollina, un potente fertilizzante biologico pronto per essere utilizzato; nel caso si desideri una pollina più ricca di azoto, è necessario ridurre le perdite di questo minerale spargendo ogni tanto nel cassone una spolverata di calce spenta. La perdita di azoto si ha sotto forma di evaporazione che tramite il nostro olfatto percepiamo come forte odore acre di ammoniaca;
  • la gallina, appollaiandosi, non venga mai a contatto con gli escrementi prodotti;
  • non sia percepibile alcun cattivo odore (in caso contrario l’aria ambiente interna al pollaio potrebbe essere dannosa per le galline);
  • è necessario procedere alla pulizia del cassone una o due volte l’anno (anche in funzione del numero di esemplari e degli escrementi accumulati).
    I periodi migliori sono a fine inverno (all’allungarsi delle giornate) e a fine estate (dopo la muta). Il cassone verrà svuotato con un badile e la pollina possibilmente destinata all’orto/giardino; una volta sgomberati dal pollaio il posatoio e il cassone, sarà poi rimossa ogni altra traccia di sporco e materiali organici da tutta la casina.
    Potrebbe essere di buon aiuto l’impiego di una idro-pulitrice e l’utilizzo di principi attivi disinfettanti commercializzati dalle principali aziende farmaceutiche e zootecniche (ad esempio la Clorexidina, che è poco tossica per le galline e che uccide batteri e funghi).
Esempio di posatoio notturno su cassone raccogli-feci in rete all'interno di un piccolo pollaio da giardino
Esempio di posatoio notturno su cassone raccogli-feci in rete.
Esempio di posatoio notturno su cassone raccogli-feci in rete all'interno di un piccolo pollaio da giardino
Esempio di posatoio notturno su cassone raccogli-feci in rete.
posatoio notturno su cassone raccogli-feci in rete (con sportello frontale a scorrimento) all'interno di un piccolo pollaio da giardino
Esempio di posatoio notturno su cassone raccogli-feci in rete (con sportello frontale a scorrimento).
posatoio notturno su cassone raccogli-feci artigianale in rete all'interno di piccolo pollaio in legno da giardino
Esempio di posatoio notturno su cassone raccogli-feci artigianale in rete (con posatoio ottenuto dal riutilizzo di una scala in legno).

La corretta gestione delle deiezioni diurne all’interno di un pollaio da giardino (mini pollaio o piccolo pollaio)

Le deiezioni diurne interessano:

  •  sia la pavimentazione nell’area indoor del pollaio (solitamente nei mini pollai c’è il solo nido e il solo posatoio notturno, e non ci sono pavimentazioni interne calpestabili);
  •  sia la superficie nell’area outdoor del pollaio (laddove sia presente un recinto-giardino interno al pollaio).

In altri termini, tutte le superfici calpestabili interne al pollaio (sia pavimentazioni indoor sia pavimentazioni outdoor) devono essere gestite come una “lettiera permanente”.

Il mini pollaio potrebbe non avere un recinto-giardino o averlo solo per essere utilizzato per periodi brevi o comunque al pari della restante superficie di pascolo-parchetto e quindi il problema della sua pulizia in tal caso, ovviamente, non si pone.

Mini pollaio per 2 galline con recinto-giardino
Mini pollaio per 2 galline con recinto-giardino (lettiera permanete) inserito in un’area di pascolo-parchetto.
Piccolo pollaio per 12 galline con recinto-giardino
Piccolo pollaio per 12 galline con recinto-giardino (lettiera permanete) inserito in un’area di pascolo-parchetto
Piccolo pollaio per 12 galline con superficie interna calpestabile e soggetta a deiezioni diurne (lettiera permanente)
Piccolo pollaio per 12 galline con superficie interna calpestabile e soggetta a deiezioni diurne (lettiera permanente).

Per garantire l’igiene degli spazi calpestabili del pollaio (sia pavimentazioni indoor sia recinto-giardino outdoor) è importante che:

  • lo spazio calpestabile complessivo minimo sia di circa 2,5 mq per esemplare: in tal modo le galline possono comunque avere una certa libertà di movimento nel caso in cui non sia loro consentito di accedere al pascolo (2,5 mq per esemplare è lo spazio previsto negli “allevamenti all’aperto”).
    Molto spesso i recinti-giardini dei pollai in commercio sono molto piccoli (raramente raggiungono i 2,5 mq) e qualora non si disponga di un’area di pascolo-parchetto esterna, sarà opportuno provvedere ad ampliare quest’area fino alla dimensione minima necessaria in base al numero di esemplari ospitati (realizzare questo ampliamento è possibile sia con sistemi di recinzioni “fai da te”, sia acquistando eventuali moduli aggiuntivi di recinto-giardino, sia acquistando separatamente appositi recinti da affiancare al recinto-giardino già presente);
  • la superficie calpestabile (sia pavimentazioni indoor sia recinto-giardino outdoor) sia gestita come una “lettiera permanente” sulla quale non si crei fanghiglia di feci umide (ad esempio su pavimentazione indoor in legno, metallo o cemento o sul terreno del recinto-giardino).
    Il terreno del recinto-giardino, sia per il continuo razzolare delle galline, sia per la produzione e distribuzione di escrementi, diventerà presto “terra bruciata”, senza un filo d’erba, e per mantenerlo idoneo da un punto di vista igienico, sarà necessario evitare che si formino fango e pozzanghere. Dovremo gestirlo come una vera e propria lettiera, evitando che le galline si trovino a contatto con un terreno freddo e umido (questa condizione le esporrebbe a malattie e a problemi di deposizione) e favorendo la corretta fermentazione degli escrementi.Per agevolare l’assorbimento, la fermentazione e il compostaggio degli escrementi l’ideale è ricoprire tutta la superficie calpestabile con uno strato di qualche centimetro di paglia (non fieno!) o apposito truciolato di legno, evitando di utilizzare il normale truciolato di scarto di falegnameria, che potrebbe intossicare o uccidere le nostre galline a causa della presenza nel legno di sostanze nocive.Questa lettiera così realizzata verrà “lavorata” dal razzolare delle galline, che esporranno all’aria e al sole anche le parti più umide, rivoltandole via via. A tal scopo è importante che il recinto-parchetto esterno sia coperto da una tettoia (almeno in parte) e che venga colpito dai raggi solari diretti, almeno in inverno (non deve essere chiuso con vetri o plexiglas, ma deve poter ricevere il sole direttamente).
  • la lettiera può essere rimossa e sostituita una o due volte l’anno; ma una volta rimossa, prima di essere utilizzata come concime, deve essere fatta “maturare” almeno per un anno. I periodi migliori per fare questa pulizia sono a fine inverno e a fine estate.

Qualora fosse possibile realizzare un pollaio mobile (ovvero su ruote), l’igienicità del terreno interno al recinto sarà garantita semplicemente spostando il pollaio non appena le galline avranno “tosato” tutta l’erba presente e prima che si creino buchi e punti con elevate concentrazioni di escrementi.

Se poi lo scopo del pollaio mobile non è solo quello funzionale all’igiene ma di utilizzarlo come vero e proprio strumento di permacultura (nel vero senso dell’attribuzione del nome in lingua anglosassone, “chicken tractor”), allora lo spostamento dovrà essere fatto anche in base al tipo di lavorazione desiderata.

La corretta gestione delle deiezioni diurne nell’area di pascolo-parchetto all’esterno di un pollaio da giardino

L’igiene del pascolo-parchetto esterno al pollaio (pascolo-parchetto che sarebbe sempre auspicabile ci fosse), è garantita dal giusto dimensionamento della superficie in base al numero di esemplari (se lo spazio per il pascolo-parchetto esterno non ci fosse, si raccomanda comunque di non scendere mai al di sotto dei 2,5 mq di recinto-giardino per esemplare).

Prevedendo uno spazio complessivo di tra 4 mq e 10 mq per esemplare come previsto negli allevamenti biologici (4 mq di superficie scoperta è la superficie minima richiesta dall’AllegatoIII del Regolamento (CE n. 889/2008) per definire l’allevamento biologico e 10 mq è la superficie consigliata per un allevamento biologico estensivo), l’area di pascolo-parchetto sarà di fatto autopulente; basterà un po’ di accortezza nel cercare di non calpestare quanto qua e là “distribuito” dalle galline.

Importante è che l’area di pascolo-parchetto sia per quanto più possibile naturale e a prato (o anche solo con strisce di prato), preferibilmente con erbe spontanee.

Galline al pascolo-parchetto in prato con erbe spontanee
Galline al pascolo-parchetto (erbe spontanee).

La pulizia di abbeveratoi e mangiatoie (beccatoi e rastrelliere)

E’ importante avere in primo luogo scelto i giusti accessori sia per quanto riguarda le mangiatoie (beccatoi e rastrelliere) che gli abbeveratoi; fatto questo, è poi fondamentale tenerli ben puliti per prevenire l’accumulo di batteri, anche eventualmente utilizzando principi attivi disinfettanti commercializzati dalle principali aziende farmaceutiche e zootecniche.

Prestate sempre attenzione alle indicazioni per utilizzare in tutta sicurezza eventuali disinfettanti che potrebbero essere dannosi sia durante l’utilizzo, sia per le nostre galline (spesso sono prodotti da utilizzare in assenza di galline nel pollaio e che richiedono un periodo di ventilazione e di esposizione al sole).

Se seguiamo criteri di igiene il più possibili derivanti da una buona conduzione del pollaio non sarà quasi mai necessario ricorrere a prodotti disinfettanti, il cui utilizzo può interferire con la salute delle galline e la genuinità delle nostre uova. Meglio sempre optare per le soluzioni più naturali possibili.

Utilizzare criteri di igiene del pollaio il più possibile naturali
Importante prestare attenzione ad utilizzare criteri di igiene quanto più possibile naturali.

14 Commenti

  1. Salve, ho eseguito dei lavori di muratura e con gli avanzi, mi son creato una piccola area di massetto a cemento ed un muretto di 1 metro di altezza circa che poi ho coperto con una ondulina verde per proteggere dalla pioggia. IL muretto è ad “L” ed è di circa 150cm di lunghezza x 100cm larghezza. Ho inserito due cassettine rialzare con un panno che cambio ogni tanto ed ho messo delle galline ovaiole.
    Un pezzetto di giardino adiacente l’ho recintato con la rete elettrosaldata per massetti e ne ho fatto un piccolo recinto esterno che praticamente ha raddoppiato lo spazio (Credo siamo sull’ordine dei 200cm di larghezza e 250-300cm di lunghezza) di cui ricordo sempre che la metà è coperta dall’ondulina verde che fa da tettoia.
    Il mio problema è che il piccolo pollaio in cui ho 6-7 galline si trova in centro ed ha tre vicini di cui solo uno che si trova a 4 metri di distanza (inizia la sua proprietà) dal pollaio, lamenta che secondo lui puzzano, e creano sporcizia utile al proliferarsi dei topi.
    Ora, io ho fatto visualizzare in “borghese” ad un vigile questo pollaio, ho spiegato che è ad uso familiare e domestico, giusto per garantire ai miei bambini qualche uovo genuino. Il vigile mi ha detto di non preoccuparmi che dovrebbe essere tutto in regola e che i problemi veri sono ben altri.
    Ma leggendo i vostri articoli mi son un attimo spaventato.
    Poiché il vicino è arrivato addirittura a minacciarmi di chiamare il medico asl per farmele togliere ho paura che possa crearmi veramente dei problemi, perché alla fine mi sembra che anche altri che hanno pollai nei paraggi non rispettano tutte queste regole.
    Cerco di pulire il pollaio ogni una o due settimane. Ho notato che l’unica cosa che può puzzare potrebbe essere il granoturco che si bagna. Ma ho messo anche una mangiatoia quindi ho ridotto di parecchio la possibilità di sporcizia.
    Pulisco con la pala, poi butto la calce idrata per le pulci e la segatura per tenerle calde.
    Dove sbaglio?
    Per favore, potreste spiegarmi se nelle condizioni in cui mi trovo potrei incorrere in sanzioni o addirittura in rimozione del pollaio?

    NB: Ho notato che ci sono molte idee sul come organizzare dei luoghi dove vanno “in bagno”, e mi adopererò per fare anche quello. Ma il vicino è MOOOOOLTO PARTICOLARE e praticamente ha litigato con tutto il vicinato, vive da solo e diciamo che invece di godersi la pensione cerca tutti i cavilli del vicinato non guardando i propri.

    Grazie in anticipo per la risposta.

    • Buongiorno Raf, purtroppo è una questione spinosa da sempre (quella del vicinato) e ci dispiace ogni volta sentire questi racconti. In un altro nostro articolo (questo: https://www.tuttosullegalline.it/pollaio-per-galline/normativa-pollaio-domestico/), nei commenti troverà varie storie simili alla sua ma soprattutto, nel testo dell’articolo, troverà indicate le normative a cui deve sottostare un pollaio (che però variano da Comune a Comune).
      Quello che lei fa e come tiene le sue galline ci sembra fatto bene, unica cosa, se abbiamo capito bene, le dimensioni totali sono di 6/7 metri quadri, troppo pochi per 7 galline (tenga presente che ogni gallina dovrebbe poter godere di almeno 4mq. di spazio). Quindi un primo consiglio, per mostrare anche al vicino la sua buona volontà, potrebbe essere quello di ridurre il numero di animali da 7 a 3 (con 3 ovaiole le uova per la famiglia sono assicurate). Inoltre, ogni tanto, potrebbe provare a donare anche qualche uovo fresco al vicino per rabbonirlo un pochino.
      Le diciamo questo perché se il pollaio dista 4 metri dal confine, potrebbe essere fuori-legge, dato che in molti Comuni vige la regola dei 10 metri (le consigliamo di andare ad informarsi presso l’ufficio competente del suo comune).
      Per quanto riguarda l’ASL, a meno che non ci siano gravi problemi di sporcizia o presenza di topi, questa non crediamo possa intervenire. Unica cosa, però, e questo è obbligatorio in tutta Italia – lei deve aver registrato il suo pollaio presso la ASL. (E’ un documento obbligatorio che fa presente alla ASL che lei detiene delle galline, non costa nulla ma è richiesto nel caso di verificassero in zona casi di influenza aviaria). Se non ha registrato il suo pollaio alla ASL questo deve farlo, è obbligatorio, anche nel caso di 1 sola gallina.
      Quindi, per concludere, il suo pollaio potrebbe essere fatto sgomberare dal vicino perché non rispetta la distanza dei 10 metri. (Al di là di cosa le ha detto il vigile in confidenza, se il vicino fa denuncia scatta obbligatoriamente l’iter di legge.)
      Quindi, il nostro consiglio in questi casi, quando soprattutto si sa di essere forse un po’ in difetto, è quello di cercare di “imbonirsi” il vicino burbero, mostrandogli che si sta facendo l’impossibile per tenere tutto pulito e in ordine (magari nel suo caso diminuire il numero di animali) e regalando qualche uovo.
      Un cordiale saluto e buona giornata.

  2. CHIEDO UN CONSIGLIO HO UN VECCHIO POSSALIO CON 15 GALLINE DEI MIEI GENITORI HO ACQUISTATO UN POLLAIO TERENZIANI E DOVREI FARE IL CAMBIO, COME FACCIO AD ABIUTARE LE VECCHIE GALLINE A FARE L’UOVO NEL NUOVO POSATOIO?

  3. Salve, ho letto l’articolo molto interessante ma mi sono spaventata in quanto possiedo 3 galline rosse ovaiole, un piccolo pollaio in legno in un recinto di 6x3mt per metà coperto con fondo in terra che pulisco giornalmente cosa che faccio anche con il ricovero notturno solo che le mie cocche non vogliono saperne di dormire sui trespoli ma dentro un nido (ma non quello di deposizione) dove ho messo uno strato di trucioli che pulisco ogni giorno quindi la notte sono a contatto con le feci.in entrambi i casi niente lettiera permanente…inoltre hanno un ampio giardino per razzolare, mi è più semplice gestire giornalmente le deiezioni, niente odori, insetti ecc…potrei metterci foglie secche nel recinto quest’inverno?…grazie per l’eventuale risposta.

  4. Salve,
    ho un mini pollaio per 4 galline e vorrei sapere se il recinto giardino deve essere necessariamente al coperto. Lo chiedo per capire se la lettiera permanente ha problemi se si bagna con la pioggia.
    Grazie a tutti!

  5. Salve
    Vorrei costruire un pollaio in legno fai da te di dimensioni 2 metri per 1.
    Essendo rialzato, stavo pensando di usare come pavimento della rete elettrosaldata della dimensione giusta per far cadere sotto le deiezioni delle galline, e che sia perfettamente calpestabile dalle stesse senza che si feriscano alle zampe.
    Faccio bene?
    O è meglio optare per un pavimento cosiddetto “chiuso”?
    Grazie

  6. Salve, ho un pollaio in plastica per 3 galline, con mini recinto di 2mq e recinto esterno di 10mq; in inverno vengono spostate con recinti mobili ma per il parchetto, quando piove, non so che tipo di lettiera usare, perché anche se coperto da appositi teli, comunque quando piove forte si bagna ovunque.. Cosa usare? Grazie.

    • Buonasera Stefania, le sarebbe possibile inviarci un paio di fotografie al nostro indirizzo email info@tuttosullegalline, così capiamo meglio il problema? La sua preoccupazione è che si bagni il terreno dove camminano le galline all’interno della “corsa” di 2 mq? Ci scusi ma non abbiamo compreso bene. Un cordiale saluto e buona serata.

  7. Ciao e grazie per l’articolo. Io ho 4 galline che tengo in un pollaio di legno. Non ho compreso cosa mettere a contatto con la terra, visto che erba non ce n’è più nel recinto non coperto dalla tettoia. Truciolato dei cavalli, quello che metto nel cassetto del pollaio? Grazie.

  8. Ciao, io ho un serio problema nei giorni di forte pioggia mi si allaga tutto il pollaio, hanno una piccola parte coperta ma tutto il resto diventa un mix di fango e acqua e so che non fa bene alla salute delle galline, a primavera vorrei fare dei lavori e allargare la parte coperta, ma la zona rimane quella e durante le forti piogge mi si allagherà comunque, cosa posso fare? Farci degli scoli? Oppure buttare sassi e sabbia può bastare ? Grazie

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