“Follow The Hen”, ovvero, “segui la gallina”, che in realtà però adesso sono due: Guendalina (detta “Guenda”) e Charlie; la prima una Moroseta e la seconda una Serama.
A dirla tutta, la prima “gallina” da seguire, nei primi giorni di primavera di quest’anno, si chiamava Violetta (razza Chabo), salvo 3 settimane più tardi svelare il suo essere in realtà Rocco, un bel galletto dal potente chicchirichì! 🙂
E in pieno centro abitato a Roma (zona Stazione Tiburtina) non è possibile tenere un gallo che sveglia l’intera palazzina all’alba (stesso problema che avevamo visto affliggere Camille con il suo gallo Bree), e così, a malincuore, Rocco è tornato da dove era venuto, lasciando spazio e affetto prima a Guenda e poi a Charlie.
Ed eccoci così davanti ad un’altra bellissima storia tra umani e galline, di quelle che piacciono moltissimo a noi, dove vengono un po’ ribaltati i comuni stereotipi e dove le cocche si fanno affettuosi animali da compagnia, anche nel centro della metropolitanissima Roma.
Vi lasciamo quindi alle parole di Carlo (un giovane di 35 anni), che vi racconterà, in prima persona, la storia sua (e delle sua famiglia) da quando hanno deciso di prendere in casa due galline…
Guenda & Charlie, due galline “da seguire” nel cuore di Roma
La mia storia con le galline inizia il 27 marzo di quest’anno (2018), quando portai a casa una gallina di razza Chabo, presa da un’allevatrice dopo aver conosciuto un ragazzo che ne possedeva una (non sono un esperto di galline e la mia conoscenza di questo animale ha inizio proprio con questo primo passo, e continua giorno dopo giorno grazie alla nostra convivenza).
Si chiamava Violetta, aveva 5 mesi, ed era stupenda; si faceva coccolare senza problemi, non beccava mai ed eravamo pronti a trattarla come un vero membro della nostra famiglia.
Dopo tre settimane, però, la svolta! Una mattina metto fuori Violetta sul balcone e lei grida a squarcia gola un bel chicchirichì!!!
Siamo rimasti di sasso! L’allevatrice si era sbagliata (non è semplice fare il sessaggio dei pulcini, n.d.r.), e quindi Violetta diventò all’improvviso Rocco, ma purtroppo, per via dei continui strilli, a malincuore abbiamo dovuto ridarlo indietro, con grandissimo dispiacere per noi, in quanto ci eravamo già molto affezionati.
Decisi così di sostituirlo (siamo a Maggio) con una gallina Moroseta, la nostra Guendalina; un gallina molto bella, di una razza molto particolare, a piumaggio serico, con pelle nera e zampe a 5 dita.
Io nel frattempo stavo dandomi da fare a cercare ovunque una gallina di razza Serama, le più piccole tra le galline bantam, e il 9 Giugno riuscii a trovarla.
Per prenderla mi recai a Viterbo da Roma con lo scooter: 240 km tra andata e ritorno …ma che rifarei subito, perché appena la vidi, mi innamorai!
Aveva poco meno di 2 mesi, era piccolissima e bellissima, un pulcino che ancora pigolava come un pazzo! Avevo allestito una gabbia per Guenda e un’altra per Charlie, che era davvero minuscola.
I primi giorni a casa nostra, Charlie si sentiva spaesata, anche perché Guendalina cercava sempre di beccarla e di imporsi su di lei. Inoltre all’inizio avevamo solo il balcone, mentre adesso disponiamo di un giardino pavimentato e le cose vanno molto meglio.
Quando siamo in casa le nostre galline sono libere con noi, mentre quando usciamo le rimettiamo al sicuro nella gabbia, sia per evitare che sporchino ovunque, sia per impedire improvvise fughe di Charlie (che vola molto bene), ed infine anche per tenerle al sicuro dai gatti randagi che gironzolano sempre per le strade.
Le porto spesso fuori, così che possano razzolare, ad esempio a villa Torlonia, oppure nei parchi che abbiamo vicino casa, ed ogni persona che le vede mi prende un po’ per matto, e mi fanno moltissime domande; ma io non mi curo di ciò che pensano e dico solo che dovrebbero almeno provare ad avere due galline da compagnia.
I bambini impazziscono, e quando le vedono vorrebbero giocarci tutto il giorno. Ho portato Charlie sia in Calabria, in vacanza con noi, che a Ladispoli; lei non si allontana mai, sta sempre vicino al nostro ombrellone, così come al parco; guardano sempre dove siamo e non ci perdono mai di vista.
Poco più di un mese fa poi, con nostra grande emozione, Guendalina è diventata chioccia; si era messa a covare ma senza uova, e così abbiamo deciso di prendere 4 uova fertili da metterle sotto e lei, senza alcuna esperienza, ma guidata dal suo istinto, si è messa lì buona a covare.
Ha perso molto peso ma dopo circa tre settimane sono nati 3 pulcini stupendi, 2 di Moroseta e uno minuscolo di Barbuta d’Anversa. È stata un’esperienza bellissima, soprattutto per nostra figlia (che ha 7 anni), e che è letteralmente impazzita di gioia! 🙂
Ora Guenda fa la mamma e controlla sempre i suoi piccoli, insegna loro cosa e come mangiare, e attacca Charlie quando le va troppo intorno e le “rompe le scatole”.
Osservare tutto questo è davvero stupendo; ora i pulcini hanno 2 settimane e sono meno impauriti, e pigolano da matti. Fra un mese, però, quando Guenda avrà terminato di allevarli, torneranno dall’allevatrice che mi ha dato le uova, in quanto purtroppo al momento non ho spazio sufficiente per tenerli con noi.
Entrambe vanno d’accordo con gli altri nostri animali (coniglietta, porcellino d’india, pappagallo) e specialmente Charlie ha instaurato un bel rapporto con Milù, la nostra gattina; giocano spesso assieme, ed è bellissimo vederli rincorrersi!
Addirittura, quando Charlie era più piccola, ci saliva in braccio ogni sera, e si capiva (e si capisce tutt’ora) che le piace molto essere coccolata.
Sulla pagina facebook Follow The Hen trovate foto e video di entrambe le galline, protagoniste di questa storia. Una pagina nata per gioco, ma anche per sensibilizzare le coscienze sulle galline come animali da compagnia, e quanto possono essere affettuose, comunicative e intelligenti se si da loro la possibilità di esprimersi in un rapporto di affetto.
Vi consigliamo di visitare la pagina perché è davvero bella e divertente, e traspare tutto l’affetto quotidiano che questa famiglia da ai loro animali.
Dall’hashtag #FollowTheHen sono nate anche delle magliette, che Carlo ha realizzato per il puro piacere di indossarle, ma che se siete interessati ad averle, potete richiedergli.