Oggi, 22 Settembre, si entra ufficialmente nell’autunno e già tutti ci siamo accorti dell’accorciarsi delle giornate. Alle piogge si unisce via via una temperatura sempre più fresca e pian piano ci avvieremo verso l’inverno.
Le galline del nostro pollaio domestico (soprattutto ovaiole, ma anche ornamentali) si sono ovviamente già accorte di questi cambiamenti stagionali. Le ore dedicate al razzolare diurno stanno diminuendo, mentre aumentano quelle trascorse nel ricovero notturno.
In vista di tutto ciò, è importante che nei primi giorni d’autunno si proceda ad una buona e approfondita pulizia del pollaio, in modo tale che possa risultare un ambiente salubre per le nostre amate galline, che, come abbiamo detto, passeranno da ora in poi, molto più tempo al suo interno.
Solitamente per le galline questo è anche il periodo del loro “cambio di abbigliamento”, ovvero della muta naturale, per “vestirsi” del piumaggio idoneo ad affrontare l’inverno (durante questa fase, per loro stressante, gli animali vanno in pausa produttiva).
Teniamo inoltre presente che l’aumento dell’umidità ambientale, dopo la siccità estiva, ha anche la positiva conseguenza del rinvigorimento della vegetazione del pascolo in cui le nostre galline potranno tornare a razzolare per trovare alimenti importanti.
Manutenzione del pollaio (o realizzazione di uno nuovo)
Le galline sono molto sensibili allo sbalzo di temperatura tra estate e autunno ed in particolar modo soffrono le correnti d’aria tipiche di questo cambio di stagione (possiamo mettere a loro disposizione anche una semplice tettoia coperta su tre lati, ma l’importante è che non ci siano correnti d’aria insidiose).
Questi sbalzi di temperatura possono generare stress nell’animale o addirittura delle vere e proprie malattie respiratorie (così come accade a noi con il raffreddore, anche le galline possono presentare starnuti, scoli nasali, inappetenza e difficoltà a respirare bene).
Per la realizzazione del ricovero, laddove non sia già esistente o laddove se ne voglia realizzare uno nuovo, avete due possibilità: o acquistare un pollaio nuovo sul mercato (sempre più specializzato) o intraprendere la via dell’auto-costruzione (magari prendendo spunto da questi due articoli: pollai fai da te con materiali di recupero e 13 idee originali per pollai da giardino fai da te).
L’inizio dell’autunno può essere anche il momento ideale per decidere di modificare l’assetto e la posizione del nostro pollaio, sia per avere una casina pulita e magari più funzionale, sia per spostarla in una diversa area del nostro giardino-orto (l’ideale sarebbe posizionare il posatoio-ricovero in ombra durante l’estate, e in pieno sole in inverno; la vicinanza di piante a foglia caduca risolverebbe questo aspetto in modo naturale, soprattutto se il pollaio sarà orientato verso sud).
E’ anche il momento di mettere al riparo il bagno di sabbia e cenere in modo tale che possa mantenersi quanto più asciutto possibile durante i mesi piovosi dell’anno.
Pulizia del pollaio: ricovero e accessori
Al fine di garantire l‘igiene del pollaio e dunque la salute delle nostre galline, l’inizio dell’autunno è il periodo ottimale (insieme a quello primaverile) per procedere a una delle due pulizie annuali più consistenti.
Questa pulizia straordinaria è in realtà una vera e propria sanificazione, mirata a prevenire eventuali infestazioni di parassiti o altre problematiche fisico/organiche alle galline.
Durante questo intervento è bene igienizzare a fondo il pollaio e tutte le attrezzature (nidi, posatoi, mangiatoie e abbeveratoi) e, nei casi in cui non venga pulita con continuità, è bene asportate la lettiera permanente.
E’ consigliato pulire a fondo il ricovero, utilizzando preferibilmente un’idropulitrice a vapore (se non ne possedete una potete sempre noleggiarla). E’ possibile utilizzare antiparassitari naturali a base di oli essenziali o di estratti di varie piante; laddove invece si decida di utilizzare disinfettanti commercializzati dalle principali aziende farmaceutiche e zootecniche (ad esempio la Clorexidina, che è poco tossica per le galline e che uccide batteri e funghi) è necessario rispettate i tempi del “vuoto sanitario” (solitamente un paio di settimane), allontanando le galline in un pollaio-temporaneo (in questa fase nessun animale deve entrare nel ricovero igienizzato; massima attenzione dunque anche a cani e gatti).
Al di là dell’operazione di igienizzandone del pollaio, è assolutamente fondamentale seguire delle “buone pratiche” di gestione quotidiana, ovvero che l’ambiente coperto sia mantenuto asciutto e con una lettiera ben contenuta (e, laddove possibile, con una fermentazione naturale in corso, cosa questa che garantirebbe il massimo dell’igiene).
Tra gli accorgimenti più importanti riteniamo utile segnalare che il posatoio e il ricovero notturno (al di sotto del quale saranno concentrate e raccolte tutte le deiezioni notturne) dovrebbero essere per quanto più possibile separati.
Talvolta, nel caso si siano verificate infezioni e malattie da parassiti, può essere opportuno utilizzare specifici prodotti reperibili presso i consorzi agrari o le rivendite di prodotti per l’agricoltura, guardando bene le istruzioni per l’uso che prevederanno diluizioni e dosaggi ben precisi (e che talvolta dovranno essere distribuiti con pompa a spalla su tutte le superfici del pollaio da pulire come pareti, pavimento, soffitto, ecc.).
In questi casi non sarebbe male aprire e arieggiare gli spazi dando modo al sole di irraggiare direttamente anche le parti solitamente chiuse (fattibile solo in base al tipo di struttura di pollaio).
La cura del pascolo: lo sviluppo della vegetazione autunnale
Tra gli aspetti positivi dell’inizio dell’autunno c’è sicuramente il rinvigorirsi delle aree destinate al pascolo. La maggiore umidità ambientale favorisce infatti, dopo la siccità estiva, lo svilupparsi di nuova vegetazione erbosa, e giunge l’ora di tornare a prestare attenzione al prato erboso destinato al pascolo.
Se possibile sarebbe ottimale prevedere spazi verdi da destinare alle galline in periodi alternati, in modo tale da consentire un utilizzo omogeneo del terreno e consentire alla vegetazione di rigenerarsi (la presenza costante di galline ruspanti ne provoca infatti in tempi brevi la totale scomparsa).
In questo periodo si può agevolare il rinfoltimento e la ricrescita dell’erba anche gettando sul prato della vegetazione secca; il terreno, grazie al calore generato da questa copertura e dal processo di fermentazione dei vegetali appassiti, garantirà una rapida germinazione ad ogni piccolo seme.
Nel caso in cui si disponga di foglie secche rastrellate intorno casa, si suggerisce di metterle a disposizione delle galline nell’area del pollaio; le galline amano infatti “rovistare” nei mucchi di foglie alla ricerca di cibo.