L'uovo di Pulcinella dell'artista Gennaro Regina | Tuttosullegalline.it
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L’Uovo di Pulcinella è una delle tante note opere d’arte di Gennaro Regina:
“Ho scelto l’Uovo perché è un simbolo fortemente legato alla città di Napoli. La Leggende di Virgilio vuole un uovo nascosto sotto il Castel dell’Ovo a cui sarebbero legate le sorti della città. Un’altra credenza popolare tramanda che Pulcinella, personaggio emblematico della città di Napoli, sia nato proprio da un uovo”.

La teoria secondo la quale Pulcinella sarebbe nato da un uovo scaturisce da tre principali elementi tradizionali di questa maschera:

  • l’origine del nome risalente al termine “pulcinello” (ovvero piccolo pulcino);
  • la voce stridula che ricorda quasi un pigolio;
  • la maschera dal naso prominente, quasi a forma di becco.
L'artista Gennaro Regina nel suo studio
L’artista Gennaro Regina nel suo studio.
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L’Uovo di Pulcinella: un’opera che unisce design e tradizione

Nella sua opera l’Uovo di Pulcinella l’artista Gennaro Regina ha applicato la sua creatività alla storia, alla cultura e alle tradizioni di Napoli, realizzando la mano del personaggio nell’atto di fare le “corna” (tipico gesto popolare napoletano contro la cattiva sorte) e appoggiata sulla sommità di un grosso uovo; un’opera di design-scaramantico.

Questa realizzazione artistica non può essere interpretata se non in collegamento alla leggenda dell’uovo di Virgilio di Castel dell’Ovo, secondo cui l’uovo nascosto da Virgilio nelle segrete fondamenta del castello è garanzia della stabilità architettonica del bastione stesso ma anche di buona sorte per tutti gli abitanti della città di Napoli.

Dunque in quest’opera vengono ad unirsi ben due simboli/elementi scaramantici e di buon augurio della cultura partenopea, le corna e l’uovo, dando vita così ad una sorta di super-amuleto contro la cattiva sorte.

Uovo di Pulcinella di Gennaro Regina
Uovo di Pulcinella di Gennaro Regina (www.gennaroregina.com)
Uovo di Pulcinella, corna e corno: design-scaramantico
Uovo di Pulcinella, corna e corno: design-scaramantico (www.gennaroregina.com)
Uova di Pulcinella
Uova di Pulcinella (www.gennaroregina.com)
Uova di Pulcinella
Uova di Pulcinella (www.gennaroregina.com)
Uova di Pulcinella
Uova di Pulcinella (www.gennaroregina.com)

Gennaro Regina ha realizzato ben 300 “Uova di Pulcinella” (dunque molte, ma sempre una tiratura limitata), con lavorazione a mano della più fine porcellana di Capodimonte (pezzi unici e numerati).

Uovo di Pulcinella
Uovo di Pulcinella (www.gennaroregina.com)

Gennaro Regina e Napoli nel mondo

Gennaro Regina oltre ad esporre in tutto il mondo e le sue opere essere amate e ricercate da molti collezionisti, è anche fondatore della galleria d’arte Voyage Pittoresque Factory di Napoli, “un luogo dove appassionati ed esperti d’arte antica e contemporanea si dedicano allo stile ed alle emergenze creative”.

Gennaro Regina durante un'estemporanea della galleria d'arte Voyage Pittoresque Factory di Napoli.
Gennaro Regina durante un’estemporanea della galleria d’arte Voyage Pittoresque Factory di Napoli.

Tra i soggetti preferiti di Gennaro Regina e costantemente al centro dell’attenzione di una certa parte del mondo dell’arte c’è sicuramente il Vesuvio, un elemento simbolicamente molto potente e carico di suggestioni.

Delle sue esperienze internazionali Gennaro Regina riporta le seguenti riflessioni:

“Napoli e il Vesuvio sono dei brand naturali conosciuti ovunque. Ma è il Made in Italy in generale che continua ad essere richiestissimo nel mondo. E sembra che solo quando viviamo fuori dall’Italia, anche per breve tempo, riusciamo a capire pienamente che valore enorme abbiano le nostre produzioni al di fuori del nostro Paese”.

“Napoli non è una città. Napoli è un simbolo. I due simboli più conosciuti al mondo sono la croce e Napoli. La nostra città è un brand che ci è stato donato dal Padreterno, ma poiché noi la viviamo quotidianamente, ci siamo abituati a considerare normale tutto ciò che in lei è eccezionale. Poi basta anche solo osservare l’atteggiamento estasiato dei turisti che la visitano per iniziare a riflettere. Noi siamo praticamente “sazi” di tutta questa bellezza e non riusciamo più ad apprezzare quello che abbiamo. Questo però pone poi il problema di non sapere anche comunicare all’esterno tutta questa bellezza: perché in realtà è la città stessa che si “comunica naturalmente” e si rende riconoscibile dal resto del mondo, ma noi, i napoletani, ancora non riusciamo a pieno a raccontarla bene”.

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