In Francia
Il Gallinario - Libro illustrato sulle galline e il loro meraviglioso mondo

A Barsac (cittadina della Gironda, sulla riva sinistra della Garonna, nota per l’etichetta Barsac AOC, equivalente alla nostra IGT, vino bianco dolce che può fregiarsi dell’appellativo di Sauternes Barsac e che include il Crescite Prima Château Climens e il Château Coutet) il primo cittadino Philippe Meynard nel 2013 ha ideato il progetto “Poulets et Poubelles” per ridurre gli oneri di smaltimento dei rifiuti organici. Ovvero, utilizzare le galline come soluzione più ecologica e più inaspettata per ridurre il volume dei rifiuti prodotti dai residenti.

Pollai da Giardino e Accessori per allevare Galline

Il progetto “Poulets et Poubelles”

A circa 150 famiglie è stata donata una coppia di galline ovaiole. All’iniziativa le famiglie hanno aderito con grande entusiasmo dal momento che già il giorno successivo alla diffusione della notizia (inizio dell’anno), il Comune francese è stato sommerso dalle richieste dei cittadini che volevano assolutamente adottare le due galline (e la consegna era prevista ad inizio estate).

Il patto di adozione prevedeva due clausole per la famiglia adottante:

Il calcolo a monte della decisione era questo: in un anno ogni coppia di galline mangia circa 300 kg di rifiuti alimentari domestici (pane secco, scarti di frutta e verdura, persino piccole ossa), produce 400 uova e una discreta quantità di escrementi, utilizzabili come ottimo concime (pollina) per gli orti familiari.

Stimando che in media un francese produce circa 390 kg di rifiuti di ogni genere (dato ADEME) e stimando che una gallina mangia circa 150 kg di rifiuti alimentari, il calcolo è presto fatto: una gallina può diminuire il volume dei nostri rifiuti più di un terzo.
In altri termini, il sistema permette ai residenti di dimezzare il volume della loro spazzatura e di diminuire in grande stile il loro contributo annuale alle imposte locali.

Nella terra che produce uno dei vini più famosi al mondo con metodi rigorosamente biodinamici (dove la parassitosi delle vigne viene debellata piantando rose accanto alle viti e contornandole con aglio), il progetto “Poulets et Poubelles”, nel totale rispetto di principi di eco-sostenibilità, ha garantito alle casse comunali un risparmio di almeno 5.000 euro l’anno e ha consentito ad ogni famiglia di godere tutti i giorni di uova fresche con certezze di tracciabilità assolute, e con cui realizzare tantissime ottime ricette.

Il sindaco Meynard, oltre a questa iniziativa locale, si è anche impegnato in un progetto che conta di esportare galline in Africa per contribuire concretamente ad alleviare la fame che colpisce le popolazioni di quel continente, attivando un progetto in collaborazione con l’associazione “Elevages sans frontières” (Allevamenti senza frontiere).

Dopo questa esperienza a Barsac molti altri comuni francesi hanno seguito l’esempio e oggi distribuiscono galline agli abitanti per ridurre i rifiuti prodotti come scarto alimentare dalle famiglie. Con queste iniziative i sindaci francesi stanno anche promuovendo un ritorno allo stile di vita biologico e naturale e quindi, oltre all’oggettiva riduzione di rifiuti di origine alimentare, l’obiettivo è anche quello di sensibilizzare la popolazione alle problematiche ambientali. Nel comune di Podensac per esempio, grazie ai 1.000 polli offerti agli abitanti, si calcola che si risparmieranno 15.000 € altrimenti destinati ad essere spesi per lo smaltimento di rifiuti.

In Italia (Toscana) nel 2014, sulla scia di questo progetto, è stato attivato il progetto Adotta du’ galline e chissà se potranno attivarsene anche di nuovi (noi lo speriamo caldamente!) eventualmente tenendo conto anche di chi, non avendo spazi idonei in giardino o nell’orto, potrebbe avvalersi di “pollai di quartiere”, manutenuti collettivamente in spazi condivisi.

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